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Visualizzazione dei post da ottobre, 2023

RUGGERO LENCI

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Ruggero Lenci è un architetto italiano i cui interessi sfociano anche nel campo della pittura e della scultura; l’integrazione tra queste diverse discipline è tangibile in diversi suoi progetti di architettura in cui inserisce delle sculture che poi realizzerà in piccola scala. È inoltre autore di diverse monografie sempre inerenti al tema dell’architettura ed è direttore della collana editoriale “Scienze dell’abitare sostenibile”.   SCULTURA Nella scultura che può essere realizzata per fusione, per modellazione, per taglio la cosa di principale importanza non è tanto la tecnica che si decide di utilizzare ma quello che si vuole esprimere, dare un messaggio o un pensiero soggettivo. Il processo realizzativo delle opere di Lenci è prima una fase di modellazione, come si può ammirare nella sua prima creazione, ovvero una maschera di cartapesta creata all’età di soli dieci anni, poi decide di agire nel progetto con dei tagli, riprendendo un discorso che si lega alla materia dell’a

LUIGI FRANCIOSINI

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Luigi Franciosini è un architetto italiano che ha proposto un progetto per la trasformazione dei vecchi stabilimenti militari su Via Guido Reni nel nuovo Museo della Scienza di Roma. Il contesto urbano è fortemente influenzato dal carattere militare dell’edificio e si compone di vie, slarghi, angoli retti e padiglioni il tutto inserito tra le colline di Monte Mario e dei Parioli da un lato e bordato dalla sagoma del fiume dall’altro. La forte regolarità del quartiere è interrotta dalle forme morbide di importanti architetture quali il MAXXI, l’Auditorium, il Palazzetto dello Sport e lo Stadio Flaminio. Il filo conduttore del progetto è conservare e restaurare il perimetro del vecchio stabilimento poiché è l’unico supersite dell’assetto militare del quartiere, si procede poi liberando le vecchie strutture murarie dal loro ruolo portante in modo da concepire il museo come una struttura indipendente affinché le strutture in elevazione il cemento armato possano integrarsi con le travi re

TRE AREE DI PROGETTO

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WALTER TOCCI e PAOLO ARSENA

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  WALTER TOCCI Walter Tocci è stato vicesindaco della giunta di Francesco Rutelli dal 1993 al 2001 e, durante il suo mandato, ha proposto nel 1996 l’ambizioso piano denominato “Metrebus 3x3” o “cura del ferro” che prevedeva il miglioramento del trasporto pubblico su ferro (ferrovie, metropolitane e tranvie) della Capitale. Il primo punto del programma prevedeva l’ammodernamento di vecchie linee ferroviarie sottoutilizzate e abbandonate all’obsolescenza tecnologica al fine di creare tre linee passanti che scambiavano con le tre metropolitane urbane. In particolare, si partì con la linea per Cesano che, dalla fine dell’Ottocento, ancora presentava un binario singolo ed era priva di elettrificazione e, a seguito di lavori di adeguamento, venne connessa alla linea per Bracciano e i Castelli passando per San Pietro. Per quanto riguarda la linea Fara Sabina – Fiumicino i lavori furono meno invasi in quanto era già stata attivata nei mesi precedenti e subì esclusivamente livelli di potenz

PROGRAMMI DI PROGETTO

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LO SGUARDO DELL'ARTE SUL MONDO

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A. MARIO MERZ - IGLOO Gli igloo di Mario Merz rappresentano l’abitazione non tanto come architettura ma come necessità di ripararsi. Questi sono realizzati con tecniche e materiali poveri, infatti, la sua arte è più spesso definita Arte Povera, poiché essa riproduce i processi di trasformazione della natura e della vita umana. Riconducibili alle abitazioni primitive che potevano essere realizzate, non solo di ghiaccio, ma nella maggior parte dei casi con lunghi rami e con foglie. Gli igloo diventano per l’artista l’archetipo dei luoghi abitati e il significato delle diverse relazioni tra interno ed esterno, tra spazio fisico e spazio concettuale, tra individualità e collettività. Tutti gli elementi che compongono gli igloo sono legati al lavoro umano: dalla terra alla fabbrica. La forma delle varie opere è sempre la stessa ma ogni igloo è unico grazie alla moltitudine di materiali che vengono utilizzati cambiando anche la nostra percezione, per esempio un igloo totalmente fatto di pie

ELISA MONTESSORI e GIOVANNA DE SANCTIS RICCIARDONE

ELISA MONTESSORI   Elisa Montessori nasce a Genova nel 1931 ha uno spiccato interesse per il disegno sin da bambina cosa che riprenderà subito dopo la laurea in Scienze Umanistiche. Il suo primo maestro è Mirko Basaldella, artista vicino al Gruppo Origine di Alberto Burri, Giuseppe Capogrossi ed Ettore Colla, il quale la forma come pittrice e disegnatrice, sperimentando la tempera all’uovo, il mosaico, l’incisione, l’oreficeria e lo sbalzo. L’artista avrà un incontro significativo con la cultura cinese tramite il matrimonio con il primo marito l’ingegnere di origine cinese Mario Tchou. Elegante nel segno e nella composizione, nella ricerca della Montessori si rintraccia l’influenza di due mondi: la fertilità culturale dell’occidente e quella più segnica e nascosta dell’oriente. La Montessori dal 1950 ad oggi utilizza linguaggi e tendenze stilistiche diverse, un po’ astratte e un po’ figurative, senza dover sottostare ad una tendenza o un movimento in particolare. “lavorare per me è il