IMPRINTING
Per imprinting si intende una forma di apprendimento di base che prende vita in un periodo critico della nostra vita.
Se dovessi pensare a un luogo in cui è avvenuto il mio imprinting penserei sicuramente al luogo in cui sono nato: Palestrina.
Palestrina è una cittadina poco distante da Roma che in epoca antica aveva un ruolo fondamentale per lo sviluppo della civiltà romana; in questo luogo sorgeva il santuario della Fortuna Primigenia, divinità molto importante nella cultura romana. Con il tempo il santuario cadde in disuso e piano a piano le nuove costruzioni finirono per inglobare gran parte del complesso che venne riscoperto a seguito dei bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale.
Ovviamente non siamo qui per parlare della storia ma di come gli aspetti architettonici e paesaggistici del complesso monumentale hanno caratterizzato il mio imprinting.
L’edificio è adagiato lungo la collina e si compone di una serie di percorsi in salita che dalla parte bassa, occupata dall’attuale centro storico, vanno a culminare in una serie di terrazze prima di arrivare al santuario vero e proprio posto nella parte più alta. Da ventitre anni osservo l’edificio dalla parte bassa della città e per questo motivo quando nel periodo delle elementari ci portarono a visitare dettagliatamente il complesso rimasi, senza dubbio incuriosito dall’architettura e, contro ogni aspettativa mi stupii dalla vista che si può godere dalle sue terrazze. La prima cosa che si nota da questo punto rialzato è la sottostante parte abitata della città che, dissolvendosi verso la campagna separa Palestrina dai paesi limitrofi, fino ad arrivare ad intravedere Roma in lontananza e, in caso di condizioni meteo favorevoli si può scorgere il mare all’orizzonte. Al di fuori di quella prima esperienza sono tornato più volte sul posto con i miei genitori o con i miei amici scoprendo come la vista del paesaggio da una posizione privilegiata mi trasmetta tranquillità e, crescendo, ho imparato a vedere come il paesaggio e gli edifici che lo compongono cambino con il passare del tempo.
Questo mio stupore nell’ammirare il paesaggio dall’alto è andato via via crescendo tant’è che, in tempi più recenti, ho iniziato ad apprezzare la varietà di vedute che offre la città di Roma visitando il Belvedere del Gianicolo, la terrazza del Vittoriano o la cupola di San Pietro. Grazie al percorso di studi intrapreso ho scoperto come mi affascini sempre di più riconoscere le architetture di Roma, ben più importanti di quelle di Palestrina, attraverso una visione quasi insolita rispetto a quella della quota strada a cui siamo solitamente abituati.
Prendendo a riferimento la mia area di progetto, ci siamo mai chiesti come apparirebbero il palazzetto di Nervi, lo stadio Flaminio, l’Auditorium, il Villaggio Olimpico o la collina dei Parioli se osservati da un punto di vista diverso rispetto da quello usuale?
Per questo motivo, nel mio progetto, mi piacerebbe creare un grande spazio aperto sulla sommità dell’edificio che dia la possibilità a chiunque di ammirare da una posizione rialzata una parte della città che, al contrario del centro storico, non vede cupole e monumenti come elementi predominanti ma che si compone di architetture contemporanee ed elementi naturalistici che generalmente percepiamo soltanto dal basso.
Descriverei il mio imprinting con le parole CONTRASTO e ALTEZZA.
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